08 lug 2014

SURGELATI MAGAZINE - Sadia: il nuovo nome del pollo

SURGELATI MAGAZINE - Sadia: il nuovo nome del pollo

Li abbiamo conosciuti come Friki, poi come Perdix, oggi dopo una serie di acquisizioni e fusioni il marchio di riferimento per gli elaborati di pollo di Plusfood Italia è Sadia, brand noto a livello mondiale del colosso brasiliano BRF. Per conoscere le strategie del gruppo in Italia abbiamo interpellato Antonio Diaz, Marketing Manager di Plusfood Italia

Plusfood è parte di un grande gruppo internazionale. Quali vantaggi e svantaggi comporta rispetto a essere una piccola azienda nazionale?

Cominciamo con i vantaggi. Il primo è qualitativo: la densità degli allevamenti in Brasile è molto bassa, quindi rende più facile controllare la diffusione di eventuali infezioni avicole, quelle che in Europa richiedono attente profilassi  e l’uso corrente di farmaci veterinari.

Inoltre BRF è il primo esportatore al mondo di carne pollo, deve soddisfare i severi controlli da parte delle grandi catene distributive internazionali e questo è una garanzia importante. Il secondo vantaggio è di mercato: lavorando su notevoli volumi in un Paese con grandi risorse (acqua, mangimi) e costo della manodopera e dei trasporti inferiore, possiamo proporre al consumatore europeo un prodotto a prezzi competitivi.

Lo svantaggio è quello che affligge molti marchi che appartengono a gruppi internazionali. Oggi c'è  una fortissima tendenza al "buy italian" che ritengo molto giusta per quanto riguarda i prodotti della nostra tradizione (non mi sognerei mai di comperare una mozzarella o degli spaghetti prodotti all'estero), ma ingiustificata per altri, in cui bisogna per forza di cose fare i conti con la globalizzazione. 

Come sta andando il vostro settore e quali sono le vostre previsioni per il breve-medio periodo? Come si colloca la vostra azienda in tale scenario competitivo?

Direi che sta andando bene. La gente non può più permettersi il filetto bovino e opta per le carni bianche. In questo comparto, presso i giovani consumatori o le famiglie in cui tutti lavorano e c'è poco tempo per cucinare, i prodotti panati rappresentano una benedizione. Il settore cresce a un ritmo decisamente positivo. Noi abbiamo guadagnato soprattutto nel foodservice e sostanzialmente tenuto nella grande distribuzione, dove abbiamo dovuto affrontare la concorrenza dovuta all'inserimento di nuovi competitor molto forti.

Con quali marchi siete presenti in Italia? A quali canali sono destinati e a quali target di consumatori finali si rivolgono?

Siamo nelle principali catene distributive italiane con i marchi Sadia e Pronto Crock (riservato al discount), oltre al notissimo brand di prodotto Speedy Pollo, che continua a riscuotere un grande successo. Poi c'è il canale foodservice: per noi è altrettanto importante, perché i ristoratori sono disposti a riconoscerci il maggior costo di prodotti e concept innovativi. Per esempio il formato Giga: una cotoletta da 250 grammi che sta avendo un grande successo soprattutto nell'horeca. Il mondo dei finger food, dei pub... è sempre alla ricerca di idee nuove.

Il nostro target di consumatori è trasversale: sia nella gd che nell’horeca la gamma è orientata soprattutto ai giovani e alle giovani famiglie. Ma non dimentichiamo che anche le persone un po’ più anziane sono cresciute a Nuggets e Cordon Bleu, amano i prodotti croccanti e sono anche loro dei clienti interessanti. 

Che ruolo ha l'innovazione nell'ambito delle vostre strategie di sviluppo? Quali sono le più recenti novità di prodotto che avete introdotto?

La missione del nostro Gruppo è far dimenticare, almeno a tavola, le preoccupazioni di ogni giorno. Il cibo deve offrire non solo valori nutrizionali ma anche e soprattutto l’occasione di vivere e condividere un’esperienza felice: “Vivi la vita con più appetito!” L'innovazione è il mezzo più importante per raggiungere questo obiettivo. Le nostre ultime novità sono la linea Sadia Premium, che comprende tre prodotti classici (Cordon bleu, Cotoletta e Nuggets) che si distinguono da tutta la concorrenza per essere prodotti non con filetto “macinato e stampato”, ma con filetto di pollo a “fibra intera” avvolto in una panatura iper-croccante. Siamo partiti con il Cordon bleu, che è stato testato in panel test con i consumatori ed ha trovato immediato apprezzamento, da qui ha preso il via la gamma. Poi ci sono i prodotti da fuoco della linea "W la griglia": hamburger e alette di pollo che permettono anche a chi non ha lo spazio per organizzare un barbecue sul prato di casa di ottenere nel forno gli stessi sapori della cottura sulla brace e ricreare la medesima atmosfera festosa.

Brf nel mondo

Il gruppo brasiliano conta 65 stabilimenti industriali, la maggior parte dei quali in Brasile, 5.400 fattorie dove si allevano i polli, 120.000 dipendenti, 140 Paesi in cui il prodotto è distribuito. Il gruppo è quotato alla borsa di Sao Paolo e New York e lo scorso anno ha fatturato 14 miliardi di dollari.