08 lug 2014

Largo Consumo: Intervista a Giuseppe Grigolini

Largo Consumo: Intervista a Giuseppe Grigolini

1) Quale é lo stato di salute del mercato nazionale degli alimenti surgelati? La crisi economica che ha colpito il settore food ha toccato anche il vostro comparto nello specifico?

Nonostante la crisi, che per la prima volta in Italia ha colpito anche il settore alimentare, i surgelati - nel complesso dei canali retail e food service - hanno sostanzialmente tenuto, penalizzando tuttavia alcune categorie a più alto valore, come gli ittici e i piatti pronti. Diverso il comportamento dei canali. Nella distribuzione moderna si fa più serrata la competizione con il banco del fresco, che mantiene e consolida nei principali settori una posizione dominante. Crescenti spazi si aprono invece nella ristorazione, dove gli operatori professionali apprezzano sempre più il surgelato, per alcuni indiscutibili vantaggi: minore deperibilità, maggiore certezza sulla qualità intrinseca del prodotto, costi più contenuti e - non ultime - le garanzie certificate che i principali player offrono in termini di tracciabilità e di controllo della filiera.

2) Riguardo la Sua azienda quali le previsioni per l'anno in corso e per il 2015?

Sulla base del piano di sviluppo messo a punto nel secondo semestre 2013, le nostre previsioni sono decisamente positive. I principali indicatori lasciano finalmente sperare, a partire dal 2015, in un lieve miglioramento della situazione macro-economica italiana, che dovrebbe dare un'ulteriore spinta alla domanda di un settore per eccellenza meno sensibile ai cicli economici negativi. Anche nel retail quindi, oltre ai campioni della crisi - latte, uova, farine e in genere “commodities” o semilavorati - dovrebbero riprendere quota i prodotti a maggior  valore aggiunto che hanno segnato l’evoluzione del gusto negli ultimi venti anni: piatti pronti, snacks, specialità salutiste e etniche, surgelati. Come società del gruppo BRF – leader alimentare presente in 140 Paesi e al vertice della produzione mondiale di carni di pollo - Plusfood Italia è oggi impegnata in una complessa operazione di riposizionamento dall’attuale brand Perdix al nuovo brand globale Sadìa. Si tratta di un'operazione di portata storica, che consente al Gruppo di operare a livello globale, beneficiando sia di economie di scala - nella ricerca, nella produzione e nella logistica - sia dei punti di forza delle unità commerciali locali, per superiori livelli di qualità del prodotto e una costante precisa attenzione alla domanda dei singoli mercati. Ma prima ancora, a tutti i 130.000 che lavorano in BRF sotto l’insegna Sadìa è affidata, nei confronti del nostro consumatore, una sola “mission”: “Vivi la vita con più appetito!”

In un mondo carico di incertezze e di preoccupazioni, Sadìa non vuole rispondere solo ad una fondamentale esigenza di buona e sana nutrizione, ma offrire a tutti uno stacco di felice convivialità, alimentare un positivo e sereno approccio al futuro, dei singoli e delle famiglie. 

 

3) Su quali prodotti puntate e quali le novità in cantiere?

Da sempre l’innovazione fa parte della missione aziendale e del Dna di Plusfood Italia: in termini di prodotto, di contenuti di servizio, di destinazione d'uso, di comunicazione e di promozione. Una ulteriore riprova e’ in questi giorni nei banchi delle prime grandi catene di supermercati che hanno inserito la nostra nuovissima linea di specialità panate “Sadìa Premium”. Grazie ad una decisa rivoluzione del processo produttivo, i nuovi Cordon Bleu, Nuggets e Cotolette Sadìa offrono al consumatore italiano alcune caratteristiche di qualità esclusive: finalmente un petto di pollo “fibra intera” (basta quindi la solita carne macinata, ricomposta e “stampata”!) avvolto in una nuova panatura rustica “doppia croccantezza”, che esalta il fondamentale principio del “croccante fuori e morbido dentro”.

La prima risposta di un panel di consumatrici è stata plebiscitaria ed entusiastica: domani, assolutamente, lo voglio!

Senza parlare degli aspetti salutistici e del contenuto di servizio. Quanto ai primi, la crescente cultura e attenzione del consumatore trova una concreta risposta nella ricetta “Tutto filetto di pollo” che, anche grazie alla surgelazione, preserva intatte le proprie uniche caratteristiche organolettiche e nutritive. Quanto ai  valori di servizio, un ulteriore vantaggio è dato dalle opzioni di  cottura “leggera” al forno, quindi senza grassi o addirittura “iperveloce” in forno microonde grill: in soli 5 minuti il piatto è pronto e, per la prima volta, la panatura mantiene la necessaria croccantezza. Altre novità nella linea "Viva la Griglia!", una gamma di specialità arrostite e grigliate, fatte apposta per portare in tutte le case la convivialità e l'allegria dello stare insieme, gustando il vero sapore “barbecue” dell'hamburger e delle alette di pollo che si vorrebbero preparare all’aria aperta.

Grande successo sta infine incontrando il nuovo “concept” della linea "Giga", i maxi-formati XXL della Giga Cotoletta da 250 grammi e i Giga Burger, nelle due versioni, “Grill” da 180 grammi e “Croccante” da 200 g:  si tratta di una domanda in forte crescita che, avviata da un paio d’anni nel canale Food Service, promette oggi interessanti estensioni di gamma anche nel Retail.

4) Recenti indagini svolte tra i consumatori affermano che i surgelati sono entrati a pieno titolo nelle abitudini alimentari delle famiglie perché considerati di qualità e di aiuto fondamentale per la creatività in cucina. E' d'accordo? Quali sono i punti di forza degli alimenti surgelati? Rapidità, salvaguardia della stagionalitá, libertà di cucinare quello che si vuole? Possono aiutare realmente la creatività in cucina?

A livello globale trend di consumo di surgelati è inevitabilmente destinato a crescere – ritengo più delle altre categorie di prodotti confezionati – in relazione al crescente impegno della donna nel mercato del lavoro,  alla crescita delle famiglie mononucleari, alla maggiore disponibilità di spazio freezer e della catena di fornitura, più in generale al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.

Nello specifico, sta sempre più affermandosi la convinzione che gli alimenti surgelati mantengono le proprie caratteristiche organolettiche e nutritive più a lungo del fresco, con evidenti vantaggi in termini salutistici e di risultati in cucina, destagionalizzando molti consumi, ampliando la gamma disponibile, consentendo l’esplorazione di nuovi accostamenti gastronomici.

5) Spesso il consumatore denuncia una mancanza di tempo da dedicare alla cucina. Come i surgelati possono aiutare in questo senso? 

Il contenuto di servizio offerto dai surgelati pronti è ineguagliabile in termini di tempo risparmiato nel fare la spesa, grazie alla maggiore durata rispetto al fresco. Il grado di ricercatezza e di perfezione “tecnica” dei prodotti pronti consente inoltre un insuperabile vantaggio di tempo anche in cucina,consentendo la preparazione di ricette gustose in tempi rapidi e anche in assenza di specifiche competenze culinarie. Per finire, l'ampiezza delle funzioni d'uso dei surgelati pronti resta anch'essa ineguagliata, così come la riduzione degli sprechi e dei rifiuti, che consente non solo ulteriori economie familiari di tempo ma anche un non piccolo contributo ai sempre più importanti obiettivi di tutela dell’ambiente.

6) Come inquadra gli alimenti surgelati nella tradizione gastronomica italiana? CI sono ancora diffidenze nel consumatore? L'incremento del consumo riguarda spesso categorie di alimenti più' valorizzate dai nutrizionisti italiani e dai media, ad esempio le verdure. Ritiene che ci possano essere incrementi anche per altre categorie non molto diffuse?

Può sembrare un paradosso, ma la tradizione gastronomica italiana, per la sua ineguagliabile ricchezza e varietà di ricette, si presta più di altre all’utilizzo del prodotto surgelato. L’innovazione nel solco della tradizione è la migliore garanzia di continuità e di sviluppo per la cucina italiana nel mondo, consentendo l’esportazione delle sue specialità dei singoli territori e l’applicazione della creatività italiana applicata anche a materie prime estere dalle comprovate caratteristiche qualitative. In questo percorso ci si scontra purtroppo, in molti casi, con alcuni limiti della struttura produttiva, della comunicazione, della tecnologia e della  distribuzione, ma per superarli si possono trovare senz’altro soluzioni adeguate. Nel contempo, la costante diffusione di trend di consumo globali rappresenta non un ostacolo ma un’opportunità per l’affermarsi della tradizione gastronomica italiana nel mondo e per un’utile contaminazione con altre culture del cibo. I prodotti surgelati - e in particolare i  prodotti pronti a base di pollo, grazie al fatto che la matrice “pollo” a diffusione planetaria - costituiscono un impagabile mezzo di arricchimento e di diffusione della cultura del buon cibo, ad ogni latitudine. Anche qui vale il nostro “Vivi la vita con più appetito!”

7) Quali i punti di criticità del settore degli alimenti surgelati? Ritiene che la gente sia consapevole che i surgelati possano rappresentare un deterrente agli sprechi di prodotto?

In Italia il salto generazionale che “sdogani” definitivamente il prodotto surgelato rispetto a quello fresco è in gran parte avvenuto. Una migliore informazione sui suoi vantaggi economici e di servizio, sulle sue maggiori garanzie di qualità, sul suo importante contributo alla riduzione degli sprechi, può utilmente rafforzare la penetrazione di una più vasta gamma di prodotti.

8) Nei menu dei ristoranti spesso a margine dell'asterisco compare una dicitura che spiega come per garantire l'offerta tutto l'anno e la qualità, alcuni prodotti sono surgelati. Basta questo a vincere la diffidenza del cliente? Gli chef fanno abbastanza?

Ritengo che la Ristorazione possagiocare un ruolo fondamentale nella crescita culturalee nella diffusione dei surgelati. La rassicurazione del consumatore passa certamente attraverso il packaging e la comunicazione aziendale, tuttavia il rapporto personale col ristoratore professionale ed il passa-parola rappresentano strumenti importanti per una corretta informazione sul “mondo Surgelati”. Le attuali modalità di evidenziazione dell’utilizzo dei prodotti surgelati sui menù di molti ristoranti sono a parer mio, ma anche di molti “illuminati” ristoratori, fortemente penalizzanti: in modo analogo alle evidenze dei prodotti che possono generare allergie, veicolano infatti la percezione che l’alimento surgelato sia una scelta di ripiego. Come rimediare? L’indicazione esplicita di un fornitore riconosciuto e qualificato, potrebbero consentire una maggiore trasparenza e garanzia per il consumatore, valorizzando al contempo la qualità della materia prima e del servizio fornito dal ristoratore. La realizzazione di seminari mirati alle Associazioni dei Ristoratori da parte delle Associazioni di aziende operanti nel settore del surgelato consentirebbero l’ulteriore diffusione della “cultura del surgelato” ed il suo corretto posizionamento.